La convenienza di ristrutturare oggi la casa

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È il momento di investire per il risparmio energetico


La convenienza di riqualificazione energetica della casa, è in primo luogo in modo particolare nelle zone del nord Italia, dove il clima rigido invernale è più penalizzante e consentirebbe maggiori opportunità di crescita rispetto al centro e sud Italia.
In secondo luogo il bisogno sempre più imminente e concreto per ognuno di noi di tagliare, laddove possibile, ogni potenziale spesa legata alla quotidianità ed il riscaldamento risulterebbe proprio essere una tra le voci più incidenti.

La convenienza di ristrutturare oggi la casa

 

Per un risparmiatore, se gli si potesse offrire un investimento a rendimento garantito talvolta anche superiore al 10% sarebbe contento. In realtà esiste uno storico di casistiche in cui interventi specifici avrebbero fornito rendimenti anche superiori 20%.
Sarebbe quindi meglio di un investimento bancario e inoltre il capitale sarebbe soggetto ad una graduale e continua rivalutazione nel tempo, di pari passo con il rincaro delle fonti energetiche; valorizzare dunque l’importanza della riqualificazione energetica oggi, potrebbe realmente segnare un punto svolta all’attuale situazione stagnante.


Intervento in una abitazione privata

Emmission Zero: saprà di tappo?

C’è in modo simpatico di risparmiare energia: bere vino!

Andateci piano, non mi sono bevuto il cervello, bere vino (sempre in quantità moderata e di ottima qualità) e riciclare i tappi di sughero consente di contribuire a produrre questi pannelli che applicati ai muri della casa  fanno risparmiare energia.

Ovviamente i tappi non bastano ma il sughero è un materiale ecologico ed ecosostenibile, non bisogna abbattere un solo albero per produrlo.

La nostra scelta è caduta su un prodotto raccolto e lavorato in Italia con  tecniche rispettose dell’ambiente e l’impiego di energie rinnovabili.

Effettivamente è un materiale un po’ più caro rispetto ad altri, penso in particolare a quelli di origine chimico-petrolifera appartenenti alla sterminata famiglia dei polistiroli, ma garantisce un comfort ed una traspirabilità incomparabile.

Sughero biondo granulometria

Sughero biondo granulometria

Il nostro ragionamento è stato semplice: dobbiamo intervenire sulla nostra casa, il contenitore del nostro progetto di vita, non ha senso risparmiare qualcosina sui materiali quando altri costi, che incidono in maniera considerevole sul lavoro finito, mi riferisco in particolare ai ponteggi, alla manodopera, ai costi di progettazione, agli oneri e le tasse comunali rimangono pressocché invariati.

Ecco dunque perchè abbiamo scelto il sughero, ma c’è sughero e sughero. Ce ne siamo resi conto documentandoci attentamente prima di fare la nostra scelta e il mio amico me ne ha fornita l’evidenza, portandomi un pezzetto di sughero nerastro, leggerissimo e poco compresso, costituito da pezzetti di mensioni variabili, talvolta della dimensione di una noce.

La nostra scelta è caduta invece su un sughero biondo, particolarmente compresso e consistente con una gralunometria fra i 4 e gli 8 mm.


Emissioni Zero: un cappotto per l’inverno, ma anche per l’estate

Mica sono tutte rose e fiori, riprogettare energeticamente un edificio non è una cosa che si improvvisa, non c’è una soluzione, ma tanti interventi, ognuno dei quali porta la sua fetta di risparmio e ha dei costi. Il giochino è calcolare il rapporto costi-benefici in relazione alle proprie disponibilità.

Ad esempio, isolando il solaio o il tetto si può generare un risparmio del 17%, del 25% facendo un intervento analogo sui muri perimetrali, serramenti adatti possono consentire un risparmio del 13%, mentre un sistema di ricambio dell’aria non lasciato all’improvvisazione della massaia che al mattino spalanca tutto e sprimaccia i cuscini, fa risparmiare il 10%.

Siamo partiti dunque dal bersaglio grosso, così, anche se la casa è stata costruita in un materiale, per l’epoca (1992) già coibentante, abbiamo pensato al cappotto.


Cappotto esterno in sughero biondo Coverd

Cappotto esterno in sughero biondo Coverd

Il cappotto può essere di vari materiali naturali (sughero, lana di roccia, fibra di cellulosa, ecc…) o sintetici (il polistirolo e i suoi cugini maggiori). Su quale sia meglio e sui vantaggi e svantaggi di ciascuno si potrebbe scrivere un trattato ma non è questa la sede. In ogni caso qualunque sia il materiale scelto si devono superare dei problemi legati allo spessore che si aggiunge ai muri perimetrali. Abbiamo valutato una serie di ipotesi, da quella più impegnativa (20 centimetri di fibra di cellulosa) ma avrebbe fatto assomigliare la casa ad un contenitore termico, a quelle slim che permettevano di non intervenire sulle soglie esistenti, ma realizzando risparmi poco significativi.

La scelta è caduta su pannelli di sughero biondo dello spessore di 10 cm.


La convenienza di ristrutturare oggi la casa

Cappotto in sughero biondo sistema BioVerd

Cappotto in sughero biondo sistema BioVerd

Perché ha scelto Coverd?

Anche se di questi tempi un po’ tutti i gessisti, gli stuccatori, le ditte che si occupano di controsoffitti, si stanno convertendo al risparmio energetico noi abbiamo, dopo attente valutazioni,  deciso di rivolgerci ad una ditta specializzata il cui intervento finito abbiamo potuto valutare a casa degli amici Roberta e Sandro.


Dimezzare i costi di riscaldamento: si può!

In questa fredda domenica di gennaio, nella quale mi sono messo a tirare i conti delle spese di gas, ho un motivo per farlo: dopo la ristrutturazione energetica dell’edificio ho quasi dimezzato i consumi!

Per chi non avesse seguito i post della serie “EMISSION ZERO” nel blog, era il 2009 quando Cirano e Rossana decidono di indebitarsi per una radicale ristrutturazione energetica della loro casa.

SoKoVerd.XL pannello in sughero biondo ad alta densità

SoKoVerd.XL pannello in sughero biondo ad alta densità

Gli interventi per il contenimento delle spese di riscaldamento sono stati due: cappotto in sughero da 10 cm e sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione e intergrazione del solare termico.

I nuovi impianti sono entrati in funzione alla fine del 2010, ecco i confronti dei consumi di gas negli ultimi tre anni:

• 2010    >  2067 mc

• 2011    >  1275 mc

• 2012    >  1202 mc

Tenete conto che dopo l’intervento la superficie della casa riscaldata è un po’ aumentata e anche la temperatura (quella delle camere in particolare) è decisamente confortevole.

Considerate anche delle detrazioni che stiamo ancora scalando dalle imposte, proprio un buon affare!